Python è un linguaggio di programmazione high‑level (alto livello), progettato per essere leggibile e produttivo. È usato in ambiti diversissimi: web development (sviluppo web), automation (automazione), data analysis (analisi dati), machine learning (apprendimento automatico), prototipazione rapida e didattica. Il suo motto non ufficiale è “leggibile è meglio di complesso”: l’attenzione alla chiarezza lo rende perfetto per chi inizia.
Questo capitolo ti offre una panoramica dei concetti chiave, della filosofia del linguaggio e del percorso di apprendimento che seguirai nel manuale. Non servono conoscenze pregresse: partiremo dai fondamentali e costruiremo, passo dopo passo, competenze solide.
Python è interpreted (interpretato), dynamically typed (a tipizzazione dinamica) e con una sintassi concisa basata sull’indentation (rientro). È multipiattaforma e gratuito. Il progetto è guidato da una comunità ampia e da una standard library (libreria standard) ricca, che permette di risolvere molti problemi senza installare nulla in più.
Le applicazioni reali vanno da piccoli script personali a sistemi in produzione. Per esempio: rinominare file in blocco, analizzare CSV, generare report, creare siti, interrogare APIs (interfacce applicative), elaborare testi, immagini, dati scientifici.
La cultura di Python privilegia leggibilità e semplicità. Il famoso “Zen of Python (lo Zen di Python)” riassume i principi guida: semplicità, chiarezza, esplicità. Nel manuale adotteremo convenzioni coerenti di naming (denominazione) e formattazione (PEP 8 linee guida di stile), così da abituarti a scrivere codice pulito e mantenibile.
Scrivere codice che altri (e tu stesso tra sei mesi) possano comprendere al volo è un obiettivo primario. Eviteremo scorciatoie oscure e valorizzeremo soluzioni esplicite, anche quando richiedono due righe in più.
Quando esegui un file .py
, l’interpreter (interprete) legge e valuta il codice riga per riga. Puoi anche interagire in tempo reale con la console (REPL read–eval–print loop) per sperimentare rapidamente istruzioni e funzioni.
Apri il terminal (terminale) e digita python
oppure python3
a seconda del sistema. Comparirà un prompt (>>>
) in cui puoi scrivere espressioni e vedere il risultato immediatamente. Uscirai con exit()
o Ctrl‑D
/Ctrl‑Z
.
Crea un file chiamato hello.py
con questa riga:
print("Hello, world!")
Salva il file e, dal terminale, lancialo con python hello.py
. Se vedi la frase a schermo, sei operativo. Nei capitoli successivi imparerai a organizzare i file, gestire gli errori e interagire con l’utente.
Python usa l’indentation (rientro) per delimitare i blocchi invece delle parentesi graffe. Rientri coerenti (tipicamente quattro spazi) sono fondamentali per evitare errori.
Le variabili si creano per assegnazione e possono contenere numeri, stringhe, booleani, collezioni e oggetti. La tipizzazione è dinamica: il tipo è associato al valore, non al nome.
Imparerai gli operatori aritmetici, logici e di confronto, e come combinare le espressioni per costruire logica utile.
List (liste), tuple, set e dict (dizionari) sono strumenti essenziali per organizzare dati. Le useremo da subito.
Le istruzioni if, elif, else e i loops (cicli) come for e while ti permettono di prendere decisioni e ripetere azioni.
Con def definisci blocchi riutilizzabili. Parleremo di parametri, return, ambito (scope) e funzioni anonime (lambda).
Con modules e packages suddividi il progetto in file e cartelle, migliorando ordine e manutenzione.
myVar
e myvar
sono diversi.int()
, float()
, str()
quando serve.data
o list
(soprattutto sovrascrivendo nomi built‑in). Preferisci nomi descrittivi.Per iniziare basta un buon editor di testo e il terminale. Nel capitolo seguente parleremo di setup (installazione), virtual environments (ambienti virtuali) e pip (gestione pacchetti). Per ora è utile sapere che molti problemi di compatibilità si evitano isolando i progetti con venv
.
Organizza i tuoi script in cartelle dedicate. Nomi chiari e consistenti rendono più semplice capire “cosa fa cosa”. Nel corso del manuale costruiremo piccole strutture di progetto reali.
Questo manuale è pensato per lettura lineare, ma ogni capitolo è autonomo. Troverai spiegazioni chiare, esempi minimi e consegne pratiche. Il consiglio è: leggi un paragrafo, esegui subito l’esempio, modificalo e osserva che cosa cambia. Alterna teoria a micro-esercizi per costruire memoria muscolare.
Ricorda: meglio poco e spesso che molto una sola volta. La programmazione si impara praticando.
No per iniziare. La logica di base aiuta, ma i primi passi richiedono soprattutto curiosità e costanza. La matematica diventa importante in ambiti specifici (dati, grafica, ML).
Usa Python 3 aggiornato. Nel capitolo Setup (installazione) vedremo come verificare la versione e mantenerla aggiornata.
Con un’ora al giorno, in poche settimane saprai scrivere script utili e comprenderai i concetti fondamentali. La padronanza arriva con progetti reali.